Mi hanno consigliato che durante i voli pindarici bisogna prendere carta e penna e buttare giù quello che vediamo, sentiamo e annusiamo.
Ieri sera ho sentito una persona cara, ma invece di farmi l'effetto aspettato, è stata una telefonata ...... impersonale. 20 minuti di imbarazzo frutto di anni di assenza di quotidianità. Nellos stomaco ho sentito la stessa sensazione di quando ti stanno dicendo che una persona a te cara è venuta a mancare.
Un dolore fisico, uno strappo dentro, un'implosione.
E penso....che ne è stato di tutti noi?
Noi insieme ma soprattutto noi individualmente.
Siamo coincisi in uno spaziotempo breve ma sufficiente per stringere lacci significativi e, per quanto mi riguarda, duraturi.
Tante persone care sono il mio mondo, il perchè del mio essere oggi. Ma poi una domanda.... la vita è quello che siamo o quello che viviamo quotidianamente? Spesso le due cose non coincidono, viviamo in un mondo che non smette di battere, di girare. Il confine tra passato e futuro è così piccolo e diminuto che quelli come me spesso non lo vedono.
Siamo quelli di ieri oggi ma dovremmo essere quelli di ieri + quelli di oggi..... oggi.
E' difficile e bisogno desiderarlo e quando c'è di mezzo la distanza ci vuole anche perseveranza e costanza. Ed è vitale per tutti noi perchè se siamo così oggi, è solo grazie ai noi di ieri ed alle nostre storie che si sono incrociate.
Non perdiamoci.... siamo piccolli pezzeti del tutto (di tutti).
martedì 8 aprile 2008
Mumble Mumble
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